Karim Aïnouz

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Karim Aïnouz nel 2005

Karim Aïnouz (Fortaleza, 17 gennaio 1966) è un regista e sceneggiatore brasiliano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fratellastro della regista e sceneggiatrice Kamir,[1] è stato cresciuto a Fortaleza dalla nonna materna e dalla madre,[2][3] dopo che il padre, che avrebbe conosciuto solamente all'età di 18 anni,[2] era tornato nel suo Paese, l'Algeria, lasciando quest'ultima incinta di sette mesi.[2][4] Ha realizzato il suo primo cortometraggio nel 1991,[3] il documentario Seams (1993), con protagoniste la nonna e le sue quattro sorelle,[2][3] originariamente come "archivio privato", ma finendo poi per interessarsi al cinema sperimentale e alla videoarte.[4]

Trasferitosi a New York per studiare cinema all'università, conosce Todd Haynes,[4] lavorando al montaggio e al casting del suo primo lungometraggio Poison. Tornato in Brasile, dopo aver co-sceneggiato i film Disperato aprile e Lower City, esordisce alla regia di un lungometraggio con Madame Satã, presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2002. I seguenti O céu de Suely (2006) e Viajo porque preciso, volto porque te amo (2009) saranno presentati nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia, mentre O abismo prateado (2011) di nuovo a Cannes, stavolta nella Quinzaine des Réalisateurs. Nel 2014, la sua commedia a tema LGBT Praia do Futuro, interpretata da Wagner Moura, viene presentata in concorso al Festival di Berlino.

Nel 2019 vince Un Certain Regard a Cannes con La vita invisibile di Eurídice Gusmão,[3] che viene scelto come candidato brasiliano all'Oscar al miglior film straniero.

Successivamente dirige il documentario O marinheiro das montanhas, sulla sua prima visita in Algeria e incentrato sulla storia dei suoi genitori, un'esperienza da cui nasce anche Nardjes A., un documentario sulla giornata di una giovane attivista durante le proteste in Algeria del 2019-2020 dalle quali Aïnouz era rimasto colpito.[2]

Farà il suo esordio alla regia di un film in lingua inglese col dramma in costume Firebrand,[2] interpretato da Alicia Vikander e Jude Law.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Lungometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Seams – documentario (1993)
  • Paixão nacional (1994)
  • Les Ballons des bairros – documentario (1998)
  • Rifa-me (2000)
  • Sertão de acrílico azul piscina – documentario (2004)
  • Sonnenallee – documentario (2011)
  • O homen que desarmava bombas, episodio di Venice 70: Future Reloaded (2013)
  • Centre Pompidou, episodio di Cattedrali della cultura 3D (Cathedrals of Culture) – documentario (2014)
  • Brazil, episodio di Short Plays (2014)
  • Domingo – documentario (2014)
  • Diego Velázquez, ou le réalisme sauvage – documentario (2015)
  • Missão Perséfone (2020)

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • Alice – serie TV, 9 episodi (2008)

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Lungometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Paixão nacional (1994)
  • Rifa-me (2000)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jay Weissberg, ‘Honey Cigar’ Review: Personal and Political Issues Merge in Female-Centered French Debut, in Variety, 20 settembre 2020. URL consultato il 20 marzo 2023.
  2. ^ a b c d e f (EN) Ed Meza, Karim Aïnouz on Algeria, ‘Mariner of the Mountains,’ ‘Nardjes A.’ and His First English-Lingo Film, in Variety, 8 luglio 2021. URL consultato il 20 marzo 2023.
  3. ^ a b c d (EN) John Hopewell, Karim Ainouz on Cannes Prize-Winning Film ‘The Invisible Life’, in Variety, 22 maggio 2019. URL consultato il 20 marzo 2023.
  4. ^ a b c (EN) Jordan Raup, Invisible Life Director Karim Aïnouz on the Power of Melodrama in a Time of Crisis, su thefilmstage.com, 19 dicembre 2019. URL consultato il 20 marzo 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN96535305 · ISNI (EN0000 0000 7845 1929 · ULAN (EN500114757 · LCCN (ENnr2003026842 · GND (DE133430707 · BNF (FRcb14590829c (data) · J9U (ENHE987007412470905171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2003026842